Oggi alla fabbrica dei mestieri vi racconterò come ho imparato a coltivare le fave nel mio orto. Innanzi tutto procuratevi il terriccio adatto, come questo, il resto scopritelo in questa nuova storia di #TerraInAscolto:
Come coltivare le fave in orto: tutti i semplici passaggi
Da bambina abitavo in un piccolo paesino alle porte di Milano. Un’oasi felice e impensabilmente ancora abbastanza verde. La Domenica con la mia famiglia era tradizione fare un lungo giro in bici per le campagne dei paesi vicini e fermarci a fare merenda in un piccolo bar, sempre lo stesso, con pane e salame. In questo posto, per me all’epoca magico (in realtà magico lo è rimasto) ho scoperto due cose per la prima volta nella mia vita: Un merlo parlante e le fave.
Il merlo in questione si chiamava Black (vi lascio immaginare perché) e sembrava appena uscito da un film horror. Probabilmente Black pensava di essere un pappagallo perché sbalorditivamente riusciva a parlare. In realtà diceva costantemente una sola parola: Fave, fave…”.
Ho scoperto poi che i contadini del posto, ormai quasi per tradizione, gli portavano sempre, alla stessa ora ogni giorno, una manciata di fave. Io non conoscevo ancora questo legume e Gino, il più socievole dei contadini, vedendomi stupita, me ne fece assaggiare una: “Tieni, mangia…è una squisitezza col salame.”
Io non me lo feci ripetere due volte (dicono di non accettare caramelle dagli sconosciuti ma nessuno mi ha mai parlato di fave) e l’assaggiai. Scoprii che era buonissima. Gino e gli altri da quel momento, la Domenica, portavano sempre un sacchettino di fave anche per me. Un giorno però chiesi ciò che mi frullava in testa da tempo: “Come si coltivano le fave Gino?” E Gino incominciò a raccontare:
Cosa sono le fave?
Le fave sono i baccelli immaturi prodotti da una pianta leguminosa originaria dell’Africa settentrionale e appartenente alla famiglia delle Fabaceae, che ama gli ambienti caratterizzati da inverni miti ed escursioni termiche limitate.
Quando si seminano le fave?
Le fave si seminano in periodi diversi dell’anno in base alla zona climatica in cui vengono coltivate. Nelle regioni a clima mite del Sud e Centro Italia i semi si mettono a dimora tra ottobre e novembre, mentre al Nord si semina da metà febbraio a metà marzo.
Come seminare le fave in orto
Le fave si coltivano con facilità ma è molto importante mettere a dimora i semi nella maniera giusta, altrimenti si rischia di compromettere la coltura; ecco perché è necessario sapere come seminare le fave in modo corretto.
Coltiva le piante in un ambiente mite, privo di ritorni di gelo, e in un terriccio adatto come quello consigliato in precedenza. Per risultati ancora più performanti puoi provare anche questo. Semina le fave in buche ad una distanza di circa 30 cm.
Sistema 3 o 4 semi in ogni buchetta a una profondità di circa 8 cm, richiudili con il terreno e annaffiate in abbondanza per favorire la germinazione. In condizioni ottimali (circa 20 °C) le piantine spunteranno in meno di 3 settimane.
Le cure da riservare alle piante di fava
Garantisci sempre alle tue fave una costante pulizia dalle erbacce, le infestanti condizionano negativamente il suo sviluppo.
Provvedete a irrigare le piante con continuità e costanza, in particolare quando crescono i baccelli, ma evitate apporti idrici esagerati: non si deve creare un’umidità eccessiva.
L’ultima lavorazione, ma non meno importante, è la cimatura. Quando la fava inizia a produrre i baccelli, eliminate dall’apice del fusto principale gli ultimi 10 cm di vegetazione. Questa pratica ha degli ottimi effetti sulla crescita della pianta, perché:
- limita lo sviluppo in altezza e blocca la sua crescita vegetativa;
- riduce le possibilità di venire attaccate dagli insetti.
- induce la fava a produrre nuovi fiori e baccelli, aumentando drasticamente la produzione.
…Mentre ascoltavo a bocca aperta Gino come fosse un oracolo non mi sono accorta che le fave del mio sacchetto erano misteriosamente scomparse, trucco di magia? No. Il simpatico Black zitto zitto stavolta si era spazzolato la mia merenda…per poi strillare beffardo: “fave, fave!” lasciandomi a bocca asciutta.
Al prossimo seme di curiosità impreziosito da qualche piccolo ricordo, sempre qui a #TerraInAscolto.